Indice |
La Luna e la Macina
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Le stagioni della natura
Le stagioni dell'anima
La nuova primavera
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Vi è un'intima connessione fra le stagioni della terra e le stagioni dell'uomo. Non solo dal punto di vista oggettivo, razionale. Vedere sbocciare un fiore, fermarsi a mirare il vento che fa danzare le onde di un maturo campo di grano, assaporare l'uva matura ancora sulla vite, sentire a pelle l'abbraccio della nebbia ed il sapore pungente del freddo non sono semplicemente effetti meccanici dello scorrere del tempo. Piuttosto, ad ogni nostra stagione, al nostro divenire fisico e al maturare della nostra affettività, associamo con naturalezza le stagioni che la natura ogni anno ci offre, forse per mettersi ogni anno in contatto con ognuno di noi, dandoci pazientemente e continuamente la possibilità di trovare con la natura il benessere del fisico e della mente. E forse, nel cadenzare delle stagioni, anno dopo anno, ci viene lievemente sussurrato che tutto passa, tutto muore... ma anche che tutto si rinnova e gode di nuova linfa vitale. Non poteva certamente essere estranea a queste cadenze della natura e della vita umana l'arte dei suoni. Gli affetti più giocosi e scanzonati, come i più intimi e meditativi, posti in versi da gradi poeti come da sconosciuti scrivani sono divenuti nei secoli altrettante composizioni che, prendendo spunto dal “colore” e dal “sapore” di quei versi, ancora oggi trasmettono sensazioni che toccano le corde dell'anima di ogni ascoltatore. Questo programma vuole con brevità e piacevolezza, ripercorrere le stagioni della natura, le tinte forti, la ricchezza dei sapori, i capricci del clima, e le stagioni dell'animo umano, le sue sottili gioie, le celate malinconie, le sofferenze più o meno evidenti, per ritornare poi al rifiorire della natura e della vita. Il tutto con brani di autori di molti secoli fa o con opere del secolo appena trascorso. Nella diversità degli organici vocali e degli interventi strumentali rivivono le atmosfere dei ritrovi musicali della nobiltà come della feste campestri della gente comune, fino ai richiami musicali della nostra epoca. |